Periodo consigliato da Maggio a Settembre
Viaggio consigliato a :
- chi ama i viaggi on the road
- chi ama la natura
L’itinerario
Un itinerario attraverso ben 5 stati americani, tutti caratterizzati da una bassissima densità abitativa. Panorami sconfinati, cieli infiniti di un blu indimenticabile e natura rigogliosa a 360° vi attendono sulle strade che percorrete spesso solitari per lunghi tratti. Il periodo migliore per affrontarlo è sicuramente quello estivo, quando il clima è piacevole e tutti i tratti stradali dei National Park sono aperti. Certo che questa zona d’America è molto affascinante anche quando le vallate sono completamente innevate, ma si devono mettere in conto la chiusura di alcune zone e, in generale, temperature veramente rigide.
Giorno 1: arrivo a Rapid City
Rapid City è servita da un piccolo aeroporto internazionale che si può raggiungere da tutti i principali scali americani. Presso l’aeroporto tutte le principali compagnie di autonoleggio americane dispongono di un proprio ufficio. Dal terminal si impiegano circa 20 minuti per raggiungere il centro della città. Rapid City è un centro turistico famoso in tutta America e l’offerta alberghiera è adeguata, così come le attrazioni di ogni genere. Da non mancare la carne di bisonte, specialità della zona.
Giorno 2 – 3 : Rapid City
La scelta delle bellezze naturali poste vicino a Rapid City è praticamente infinita. Fra quelle che non possono assolutamente essere mancate ci sono sicuramente le Badlands. Le Badlands sono una distesa di formazioni rocciose vecchie di 37 milioni di anni, un territorio mistico, una serie di rilievi aspri e aridi dai colori brillanti che compaiono misteriosi nella grande pianura americana e scompaiono altrettanto improvvisamente. Non ci sono parole per descrivere la magia di questa zona, ricca di fossili. Il modo migliore per visitarle è iniziare dal Ben Reifel Visitor Center, che da Rapid City si raggiunge percorrendo la I-90 verso est e imboccando poi la SD-240 West. Questa strada attraversa il parco offrendo punti panoramici, la possibilità di imboccare i sentieri e percorrendola tutta si ritorna verso Rapid City. A breve distanza troviamo il Minuteman Missile National HIstoric Site, un sito di lancio nucleare dismesso la cui visita ci fa rivivere gli anni tormentati della Guerra Fredda.
Un giorno intero va dedicato alle Black Hiils, le maestose colline venerate dai nativi americani del luogo che iniziano pochi km a ovest di Rapid City. VI si trova il Mount Rushmore National Memorial, la massima espressione dell’idolatria americani per i suoi presidenti che si manifesta sotto forma di ciclopiche sculture che li raffigurano in cima a una collina. A pochi km troviamo il Crazy Horse Memorial dedicato al grande capo indiano. Da non perdere il Custer State Park con la sua cospicua popolazione di grandi erbivori americani.
Giorno 4: da Rapid City a Cody
Si procede verso il Little Bighorn Battlefield, nel Montana. Percorrere la US-212 W è un’esperienza al limite del mistico perché bisogna mettere in conto chilometri e chilometri di solitudine interrotta solo da animali e da rare cassette della posta lungo la strada che lasciano presupporre la presenza di un’abitazione nella zona, che invariabilmente non si riesce a vedere. Inoltre, si può davvero capire perché il Montana è considerato il Big Sky State. Dopo circa 420 km si arriva a Little Bighorn e si visita il luogo di una delle più cocenti sconfitte patite dall’esercito americano da parte dei guerrieri nativi, una sconfitta che brucia ancora.
Ancora 240 km attraverso la I-90 prima e la US-310 prima di arrivare a Cody nel Wyoming, la città di Buffalo Bill, dove passare la serata ai margini dello Yellowstone National Park.
Giorno 5 – 6 – 7 – 8: Yellowstone
Yellowstone nell’immaginario americano non è un National Park qualsiasi, è il National Park per antonomasia. E anche chi non lo considera tale non può dimenticare che si tratta del luogo con la maggior concentrazione di geyser del mondo. Il parco è sconfinato, grande come una regione italiana, e offre una serie infinita di bellezze inenarrabili, molte delle quali facilmente accessibili. Qui, ci si pu ò avve nturare su uno dei tanti sentieri e godere di una libertà sconosciuta. Nella zona nord si deve assolutamente visitare il famosissimo Mammoth Hot Springs, le terrazze si acqua calda
che sembrano sculture naturali. Nella zona centrale, non bisogna assolutamente mancare la Hayden Valley, il luogo con la maggior concentrazione di animali dell’intero parco, e il Canyon che sembra trasportarci in un’altra dimensione. Nella zona sud-ovest si può assistere allo spettacolo dei geyser. Si riparte dalla zona di Norris e si scende lentamente fino all’apoteosi del Grand Prismatic Spring, il lago vulcanico dalle acque limpide e dai caratteristici colori violenti ai bordi, e del Old Faithful, che erutta a intervalli regolari da milioni di anni.
Giorno 9: Grand Teton
Si lascia il parco di Yellowstone dall’uscita sud e si imbocca la US-89 North per arrivare in breve tempo al Grand Teton National Park, per godere delle visioni spettacolari delle ultime propaggini delle Rocky Mountains e del Jackson Lake. Si percorre la Teton Par k Road e una volta giunti in prossimità dell’uscita ci si rende conto di quanta natura incontaminata è conservata in questo angolo di mondo in cui l’uomo è ospite timoroso e non sovrano incontrastato.
Giorno 10: da Grand Teton a Idaho Falls
Trascorriamo ancora qualche ora sui sentieri incontaminati del Grand Teton e poi prendiamo verso sud per Jackson nel Wyoming e poi puntiamo verso ovest per arrivare a Idaho Falls, per rilassarsi in questa piccola cittadina di circa 9000 abitanti e ripensare alle meraviglie assaporate nei giorni precedenti.
Giorno 11: Idaho Falls
Utilizziamo Idaho Falls come base per raggiungere il Crater of the Moon National Preserve, che si raggiunge utilizzando la US-20 W per scoprire i segreti di questa inospitale area lavica di circa 1000 km quadrati che proietta il viaggiatore in una realtà diversa anni luce dalle foreste rig ogliose viste nei giorni precedenti. Non si può rimanere insensibili di fronte alla varietà degli spettacoli naturali che si possono ammirare in questa zona d’America. La sera si rientra a Idaho Falls, dopo avere attraversato la cittadina di Atomic City e aver salutato i suoi 29 abitanti, giusto per ricordare che gli Stati Uniti non sono solo metropoli modello New York City.
Giorno 12: da Idaho Falls a Salt Lake City
350 km ci separano da Salt Lake City, nello Utah, la città che segna il termine dell’itinerario. E’ arrivato il momento di tuffarsi nei ricordi ma non prima di avere visitato il Grande Lago Salato, il più grande dell’emisfero occidentale, vero e proprio polo di attrazione degli uccelli migratori ed ecosistema unico nel suo genere, o per chi preferisce dopo avere passeggiato vicino al quartiere generale dei Mormoni americani, sbalorditi dalla ricchezza del tempio centrale.
Giorno 13: Salt Lake City Giornata dedicata alla visita della città e dintorni, concedendosi una giornata, anche, di relax per assaporare le emozioni dei giorni precedenti prima di iniziare il viaggio di rientro
Giorno 14: Salt Lake City
Il tour è terminato. Consegniamo la fedele auto che ci ha accompagnato per tutti questi giorni.
Prezzo a persona da 2.800 euro